Google AMP: velocità, leggerezza e affidabilità
Nonostante le ultime innovazioni del web come il
design responsivo (
responsive web design) e l’adattamento di ormai tutti i browser alla tecnologia
HTML5 e
CSS3, rimane la concreta necessità da parte degli utilizzatori di dispositivi mobili di accedere a pagine web in maniera sempre più rapida (e possibilmente senza sciupare troppo credito nel caso sia impossibile connettersi ad alcun wi-fi).
La risposta a questa grande esigenza ci viene data dalla nostra
G colorata preferita, partorendo un’idea chiamata
AMP Project, ossia
Accelerated Mobile Page Project, una tecnologia
Open Source (quindi accessibile a tutti) che consente di ottimizzare il codice delle pagine web alleggerendole considerevolmente, oltre che a renderle piu visualizzabili e accessibili dai risultati di ricerca.
Come rendere l’articolo di un sito web più veloce e leggero con AMP
Il sito di AMP Project, alla pagina
www.ampproject.org/docs/getting_started/create, mette a disposizione un
tutorial che illustra come adattare il nostro HTML a questa nuova tecnologia. Si tratta sostanzialmente di aggiungere specifiche direttive al codice, a partire proprio dal tag
<html>, passando dall’inserimento di
link specifici fino all’attribuzione di valori a tag che ogni sviluppatore utilizza come pane quotidiano.
Nell’esempio di cui sopra, il tutorial ci introduce alla
creazione rapida e intuitiva della nostra prima pagina AMP.
Si tratta di un buon modo per acquisire pratica e familiarità con quello che, se non lo è già, presto diventerà uno
standard codificato, possiamo starne certi.
Google stesso, infatti, afferma che “
le pagine realizzate con AMP si caricano in media quattro volte più in fretta delle pagine di mobile web tradizionali e usano fino a 10 volte meno dati”. In poche parole, molta più velocità con conseguente diminuzione di eventuali consumi di banda!
AMP: pro e contro
Come già anticipato, questa tecnica può risultare decisiva per accrescere la visibilità e migliorare il ranking su Google, ma soprattutto per offrire al visitatore
un'esperienza utente decisamente migliore sui nostri siti mobile.
Vediamo subito quali sono i
vantaggi di AMP:
- Open Source e gratuito. Tutti vi possono accedere e contribuirne allo sviluppo. E’ già nata una Community ufficiale molto numerosa.
- Velocità di caricamento. L’ottimizzazione del codice che questo standard consente, permette di visionare i contenuti annullando quasi del tutto i tempi di caricamento, ovvero la problematica più scontata quando si naviga un sito da smartphone o tablet.
- Maggior visibilità nei risultati di ricerca. Il nostro Google posiziona i link delle nostre pagine AMP in un vero e proprio carosello in cima ai risultati di ricerca, in una posizione prontamente visibile e con uno stile decisamente più appariscente.
- Consente un’ottima leggibilità. Oltre a funzionare su qualsiasi dispositivo mobile richiede un decimo dei dati richiesti da un rendering ordinario.
- Abbattimento dei tempi e riduzione della banda. Grazie alla rapidità di caricamento è possibile beneficiare di un notevole risparmio di tempi (un’annosa questione del web…) e di banda.
Per completezza (e giusto per non farci mancare nulla) vediamo quali potrebbero essere gli
svantaggi:
- Compatibilità delle inserzioni pubblicitarie non garantita. Se il tuo obiettivo è quello di monetizzare attraverso le pubblicità considera che la compatibilitò di queste ultime con AMP non è scontata.
- Grafica “ridimensionata”. La grafica risente del rendering minimale necessario ad aumentare la velocità di caricamento. Ciò implica che la “carica grafica” del sito può risentire di una diminuzione che potrebbe ripercuotersi negativamente sulle performance del sito.
Infine, va sempre tenuta in mente una regola aurea: AMP
non è la panacea di tutti i mali, la sua implementazione non basterà a cancellare con un colpo di spugna le cattive performance di un sito, né a sopperire alle lacune strutturali o di traffico dello stesso. Il punto da cui partire è ormai noto agli addetti ai lavori: se mancano contenuti di qualità, attraenti, originali mancano inevitabilmente le basi.
Google AMP: ho davvero bisogno di installarlo?
La risposta, come avrai capito, si lega a doppio filo ai tuoi
obiettivi di business. Se gestisci un blog, un portale d’informazione la necessità di assicurare agli utenti una
fruibilità istantanea e rapida dei tuoi contenuti, allora la risposta è affermativa.
Il consiglio è sempre quello di ragionare lato-utente, senza dimenticare un dettaglio apparentemente irrilevante: i primi utenti, senza guardare troppo oltre il nostro naso, siamo noi. Cosa cerchiamo? Come lo vogliamo? Sappiamo bene che oggi non siamo disposti ad attendere, siamo abituati ad avere delle risposte in tempi rapidi, e forse questa tendenza si deve proprio a Google a alle nuove logiche di ricerca che impone con veemenza. Dunque, se un’utente perderà troppi secondi (avete capito bene, secondi) a caricare la nostra pagina, plausibilmente otterremmo l’effetto-
bounce.
Infine, esistono una serie di plug-in che agevolano l'applicazione dell' AMP, già di per sè piuttosto semplice, noon solo per WordPress. Sul sito Github è già disponibile
una vasta documentazione consultabile e scaricabile gratuitamente. Forse è arrivato il momento di cominciare a darle un occhiata.